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Terme libere e open air

Terme libere e open air

terme libere all'aperto

Dici Spa termale e subito pensi a una beauty farm iper-attrezzata,  dove puoi staccare la spina, risollevare l’umore e riaccendere la luce sulla pelle stanca, oltre a curare eventuali  disturbi, compresi quelli di natura estetica (hai presente la cellulite?). Ebbene, queste strutture attualmente sono ancora soggette al lockdown, ma c’è un sistema. molto wild, per approfittare dei benefici delle acque che le caratterizzano. Perchè alcune delle Spa  sono alimentate da sorgenti termali che, nei paraggi, hanno mantenuto la morfologia originaria, presentandosi come piscine naturali all’aperto, fumarole o pozze di fango, piuttosto invitanti per il caldo avvolgente e la natura selvaggia e fiabesca che sanno ispirare. E dove puoi sperimentare così  una sorta di trattamento termale “fai-da-te”, oltretutto gratis.terme libere all'aperto

È il caso, per esempio, di Saturnia: nelle prossimità del rinomatissimo centro termale, infatti, puoi trovare delle cascatelle di acqua sulfurea-solfato-alcalina a 37 gradi  (quindi ben tollerata dall’organismo), che è poi la stessa usata nel Centro per trattare diversi disturbi  (gastrici, del ricambio, epatici, stomatologici, dermatologici). E poi ci sono quelle della sorgente del Bullicame,  vicino a Viterbo, con piscine a libero accesso all’interno del Parco (previo pagamento di un modico biglietto d’ingresso). Acqua  che  è sulfurea-solfata-alcalino-terrosa, quindi indicata per problemi delle alte vie respiratorie,  per disturbi dermatologici e ginecologici e per  ossa e articolazioni. Ancor più suggestive sono le terme a cielo aperto nell’isola di Vulcano, nella zona di baia del Porto di Ponente, dove si trova una pozza circondata da collinette sulfuree, con fanghi caldi (da 40 gradi e oltre) ad alto contenuto di zolfo, utili per levigare e rigenerare la pelle.

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Giardino dei cactus – Hotel Therasia – Vulcano – Isole Eolie – Sicilia
Cactus garden – Therasia Hotel – Vulcano – Aeolian Islands – Sicily

Incantevole anche  il Lago Specchio di Venere a Pantelleria: un cratere alimentato da una sorgente d’acqua termale sulfurea, che permette di effettuare dei  fanghi naturali utili  per depurare la pelle, soprattutto quella grassa e acneica, e  per aiutare a  lenire problemi ossei e articolari. Sicuramente queste sorgenti e terme “selvagge” sono un insolito break durante una vacanza, nonché un’esperienza coinvolgente. Ma non sono sostitutive dei trattamenti somministrati all’interno dei centri termali, cioè secondo un preciso protocollo e sotto controllo medico. Una  semplice applicazione di fanghi o un   bagno “fai da te” sono soltanto piacevoli e rilassanti e apportano benefici alla pelle  per l’effetto levigante e detox dei sali e delle altre sostanze in esse contenute. Ma non hanno, ovviamente, un potere curativo.

TERME OPEN AIR: ISTRUZIONI PER L’USO

Proprio perché free e lasciate all’autogestione, le sorgenti termali open air vanno utilizzate con cura. Ecco  i consigli per il fai-da-te.

I vantaggi: azione combinata di elioterapia e “termo-terapia”. Non c’è solo il fattore economico (che di questi tempi ha un suo peso!), ossia il fatto che queste terme siano “libere”. All’aperto, soprattutto (ma non solo) se ti trovi in una località di  mare, grazie all’azione combinata di temperatura, pressione atmosferica e raggi solari, e all’immersione  in acqua termale, non solo ti rilassi (è dimostrato che i bagni stimolano il rilascio di betaendorfine, e che sono miorilassanti, ovvero favoriscono il rilassamento dei muscoli spesso contratti a causa di stress e tensioni),   ma ottieni anche un effetto detox per la pelle e per tutto l’organismo. In particolare, reni e polmoni lavorano in situazioni ottimali, migliorando di conseguenza l’ossigenazione del sangue, aumentando il senso di benessere e restituendo luminosità e colorito alla pelle. Non solo: l’esposizione al sole, o comunque alla luce naturale, oltre che all’aria non inquinata (com’è di norma quella in cui si trovano queste meraviglie della natura),  fa ulteriormente bene alla pelle. I raggi solari, infatti, amplificando gli effetti degli oligoelementi e delle altre sostanze contenute nell’acqua,  stimolano il ricambio cellulare, favorendo la rigenerazione delle cellule cutanee.  Un altro vantaggio, rispetto alle classiche terme “attrezzate”,  è che venti e brezze vaporizzano l’acqua in una sorta di  “aerosol naturale”, utile per le vie respiratorie (e per rimineralizzare anche la pelle).terme libere all'aperto

Buona norma: controllare la temperatura dell’acqua. Se sei in buona salute e ti vuoi immergere in fonti di acqua termale con temperature comprese tra i 37-38 gradi, non ci sono particolari problemi. Devi solo rispettare i tempi massimi d’immersione, cioè dai 20 ai 30 minuti circa, come faresti per un bagno alla stessa temperatura in casa tua. Se, invece, ti trovi in una località con acque ipertermali – 40 gradi e oltre, come quelle delle zone vulcaniche  – tieni presente che, causa la vasodilatazione importante che comportano, puoi avere una crisi d’ipotensione e di lipotimia, cioè perdita dei sensi,  soprattutto se per raggiungere la località hai magari camminato in zone impervie e sotto il sole. Quindi, anche se sei in ottima forma, in queste acque non superare mai i 6-7 minuti d’immersione.

Quando le acque (e i fanghi) ipertermali sono off limits. Considerata la mancanza di un controllo medico a disposizione,  è opportuno conoscere a priori (senti il tuo medico di base) la tua perfetta idoneità fisica ai bagni  e ai fanghi ipertermali. Tieni presente, infatti, che acque e fanghi molto caldi vanno evitati se soffri d’insufficienza venosa, di disturbi cardiocircolatori e di problemi renali importanti. No anche se sei in gravidanza o durante il ciclo mestruale. Altra precauzione: certo, lo scenario selvaggio è spesso suggestivo. Però, come ben sai, c’è il rischio di incappare in qualche insidia dovuta all’incuria umana. Una controllata all’ambiente circostante è, dunque, sempre opportuna.terme libere all'aperto

Dopo l’immersione, parola d’ordine: relax (e movimento). Quando riemergi dall’acqua, lascia all’organismo il tempo per riadattarsi alle temperature esterne, frizionandoti per qualche minuto con un accappatoio e poi rivestendoti con un abbigliamento adatto per effettuare  un po’ di movimento. Come accade nelle Spa termali, infatti, dopo l’immersione, per restituire tono all’organismo, è opportuno eseguire un po’ di attività fisica light, tipo stretching o una camminata di massimo una decina di minuti,  interrompendolo immediatamente se avverti  stanchezza. Altre cose utili da fare: una doccia appena possibile, o un bagno in mare se c’è nelle vicinanze, e  applicare una crema idratante per il corpo, meglio ovviamente se con fattore solare protettivo alto, che avrai inserito sicuramente nel tuo beauty case.

Disclaimer  

Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il  parere medico. E’ sempre bene affidarsi ai   consigli del proprio medico curante o di uno specialista.

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